di Rainer Werner Fassbinder
“…dai miei amici ombristi, disegnatori d’inconscio, poeti e artigiani, ho imparato il rigore, il silenzio e soprattutto “l’umiltà”, quella parola che Fassbinder rincorre in tutto il testo ma che i suoi personaggi, maschere di una decadente borghesia, respingono senza pudore, come l’amore. Mentre le nostre ombre ci stanno a guardare.”
Antonio Latella
produzione: Teatro Stabile dell’Umbria
regia: Antonio Latella
Ideazione impianto d’ombre: alTREtracce
foto di scena: Anna Bertozzi